
Siti archeologici a Monaco
Numerosi scavi archeologici sono stati condotti dalle successive équipe del Museo di Antropologia Preistorica di Monaco. Il lavoro sul campo e lo studio dei materiali proseguono ancora oggi, con nuove scoperte!
Il Principato di Monaco ospita numerosi siti archeologici. La Grotta dell’Osservatorio conserva le più antiche tracce di occupazione umana. È attualmente in fase di scavo, e le sue collezioni sono oggetto di studio, esposizione e pubblicazione.
Grotta dell’Osservatorio
Grazie ai primi scavi (Villeneuve, 1916–1920) e alle successive ricerche (Barral e Simone, 1982–1987), sono state identificate tre grandi fasi di occupazione preistorica: il Paleolitico inferiore nella Fossa, il Paleolitico medio nella Cripta e il Paleolitico superiore nella Camera. Questi livelli sono separati da pavimenti stalagmitici.
Le prime tracce di insediamento all’Osservatorio risalgono a 400.000–200.000 anni fa, quando la foresta interglaciale lasciava spazio a un ambiente steppico (microfauna). I primi abitanti (Homo erectus) cacciavano principalmente cervi e stambecchi e utilizzavano grandi schegge e bifacciali. Sono stati ritrovati anche ciottoli sferici.
Intorno a 60.000 anni fa, il clima era molto freddo e gli uomini di Neandertal si rifugiavano nella grotta. Vi hanno lasciato alcuni strumenti tipici della loro cultura (punte e raschiatoi), così come resti di stambecco, cervo, renna, cinghiale, cavallo e bovidi. La presenza di lupo, volpe, cuon, orso, pantera e iena indica che la grotta è stata talvolta anche un rifugio per carnivori.
A partire da 37.000 anni fa, si susseguono tre grandi culture del Paleolitico superiore: il Protoaurignaziano, l’Aurignaziano e il Gravettiano.
La presenza di specifiche industrie litiche e ossee e l’emergere dell’arte (pigmenti di ocra rossa, ossa incise, canini di cervo forati o pendenti) testimoniano i soggiorni, gli spostamenti e la spiritualità degli uomini di Cro-Magnon (Homo sapiens).
La fauna associata include stambecco, rinoceronte, cavallo, cinghiale, cervo, cuon, lupo, marmotta, renna e numerosi uccelli.
Oggi, gli scavi proseguono in alcune aree della grotta e le ricerche continuano nei laboratori (E. Rossoni-Notter, O. Notter, S. Simone e collaboratori internazionali).
Nuovi metodi e approcci scientifici permettono di rileggere le collezioni provenienti dagli scavi antichi con uno sguardo nuovo.
Altri siti archeologici a Monaco
Molti altri siti (paleolitici, neolitici, protostorici, antichi, medievali) sono noti o ancora da scoprire. Il Museo organizza oggi campagne di prospezione e scavi all’interno del Principato. Partecipa anche a scavi preventivi e di salvataggio nei vari cantieri edilizi presenti a Monaco.
Les fouilles à Monaco





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